La nostra conversazione ha come tema la “Spiritualità Paolina”. Nella lettera con la quale il Superiore generale proponeva l’argomento, veniva specificato: «La relazione deve, certo, fondarsi su documentazione del Fondatore, ma lo stile è quello della testimonianza di “chi ha ascoltato, visto, toccato con mano e vissuto” quanto messo in pratica e insegnato dal Primo Maestro stesso». Una esposi- zione che prenda, per quanto possibile, anche la forma della testimonianza.
- Spiritualità e carisma
Della “spiritualità” sono state date molte definizioni o descrizioni e con tale termine sono state designate realtà anche molto differenti tra loro: “vita secondo lo Spirito”; “vita soprannaturale”; “elemento immateriale dell’essere umano”, in opposizione a ciò che è corporale o materiale; “scienza della vita spirituale”; “vita spirituale in quanto esperienza vissuta”. Noi lo utilizzeremo secondo questa ultima accezione e, quindi, per spiritualità intenderemo “una esperienza forte di Dio in Cristo, sulla base di qualche mistero del Cristo stesso o di qualche principio evangelico, che coinvolge tutte le dimensioni della vita”.
La spiritualità è elemento essenziale, insieme alla missione, per la costituzione del carisma di una istituzione di vita consacrata. È quanto ricorda “Mutuae Relationes”, il documento congiunto pubblicato dalla “Congregazione per i religiosi e gli Istituti secolari” e dalla “Congregazione dei vescovi” il 14 maggio 1978. In esso si legge: «Il carisma dei Fondatori si rivela come una esperienza dello spirito, trasmessa ai propri discepoli per essere da questi assunta, custodita, approfondita e costantemente sviluppata in sintonia con il corpo di Cristo in perenne crescita. Per questo la Chiesa difende e sostiene l’indole propria dei vari Istituti religiosi. Tale indole pro- pria, poi, comporta anche uno stile particolare di santificazione e di apostolato, che stabilisce una sua determinata tradizione in modo…
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