- PRÆNOTANDA
Il titolo di questa relazione (La formazione paolina) è alquanto generico; occorre precisare l’argomento che intendiamo avvicinare. Si tratta di presentare come ha formato il beato Alberione l’apostolo della comunicazione, quali indicazioni ci ha lasciato… e non soltanto nei suoi scritti ma anche, soprattutto, nella sua prassi, con riferimenti anche alla mia/nostra esperienza diretta personale (supposto che ci sia!). Parafrasando una affermazione di san Paolo (lui si dedicò con instancabile passione a formare i suoi figli), possiamo dire che Don Alberione, «come un sapiente architetto», ha posto il fondamento, sopra il quale egli stesso e poi altri (i propri collaboratori e successori) vi hanno costruito… stando attento ciascuno a come costruisce (cf. 1Cor 3,10). L’architetto traccia il piano ideale della costruzione che s’intende realizzare; poi arriva il geometra, arrivano i muratori, i fornitori di materiali, gli operai… il cantiere si mette all’opera! Coloro che lavorano direttamente sul terreno, qua- si sempre, pur rispettando le linee maestre, dovranno apportare delle piccole varianti man mano che la costruzione cresce. Questo, che vale allorché si parla di un edificio materiale, diventa molto più complesso quando ciò che si vuol costruire (formare) è una persona, anzi tante persone che assieme costituiscono quella realtà morale che è stata chiamata all’inizio della fondazione paolina “Casa” e successivamente “Congregazione”: qualcosa di singolare (perché deve avere unità, presentare una sua precisa identità) e allo stesso tempo plurale (si ha a che fare con molteplicità di soggetti, ciascuno con i suoi connotati ben definiti). E inoltre, l’edificio progettato non è qualcosa di statico, bensì è costitutivamente dinamico, cambiante pur nella sostanziale continuità, perché ognuno dei componenti è «pietra viva di un edificio spirituale» (cf. 1Pe 2,5): ci troviamo cioè con il flusso della vita, aperta sempre (di più, de- stinata necessariamente) a continui e nuovi sviluppi. Ciò rende il compito estremamente complicato, ma anche immensamente ricco,…
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